Meneghetti è un profondo amante della vita in tutti i Suoi aspetti, un raffinato osservatore del mondo e della natura umana.
I temi trattati nella Sua pittura sono diversi e vanno dal figurativo al minimale, di cui i bianchi ed i neri sono quadri essenziali ed assoluti e ne rappresentano la massima espressione. Molte delle Sue opere realizzate con un solo colpo di pennello in un movimento estremamente perfetto risentono di una conoscenza della scuola Zen che è stata una forma della Sua cultura; la linea posizionata sulla tela da’ una proporzione che può avere solo un’unica conseguenza di posizionamento del cerchio.
Nei quadri di Meneghetti si percepiscono i colori come qualcosa di definito,invece, come dal muoversi dell’acqua si può stabilire se si tratta di un ruscello, di un torrente, di un lago o del mare, il colore evidenzia così un determinato energetico nella relazione dell’oggetto. L’artista ha scritto “si tratta di cogliere tra due colori, il loro “denominatore universale”, la “trascendentalità”, il punto di equilibrio luce dove tutti si armonizzano”.
Meneghetti è un artista con un radicato senso della spiritualità senza conoscere il quale le sue opere sono difficili da comprendere.
La storia di questo artista unico nel Suo genere sarebbe ancora da esplorare a lungo ma il mio compito è quello di esaltarne alcuni aspetti fondamentali lasciando al lettore la curiosità di scoprire attraverso le immagini delle Sue opere tutto ciò che in questo contesto non sono riuscito ad esporre.
Ermanno Tedeschi (Curatore della mostra al Vittoriano di Roma)